TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN DESIGN DEGLI INTERNI - Allestimenti e museografia

in collaborazione con Martina Mariani / relatore Franco Origoni, correlatore Marcello Galbiati

Facoltà del Design, Politecnico di Milano, 2006

'Il Dettaglio tra vizio e virtù. Gli allestimenti di Franco Albini'

L’ obiettivo dello studio è stato quello di progettare l’allestimento della mostra: ‘Il dettaglio tra vizio e virtù: gli allestimenti di Franco Albini’. La tesi si compone di tre parti principali sviluppate in modo parallelo; la prima parte tratta il contesto di partenza dell’esperienza di tesi, ovvero tutti gli input diretti ed indiretti, che hanno dato origine alla scelta del tema. L’esperienza di aver partecipato alla progettazione della mostra ‘Zero Gravity’, realizzata alla Triennale di Milano, il relativo coinvolgimento sul tema trattato, gli stimoli e i riferimenti legati a questo evento. La seconda parte consiste nella ricerca sulla figura dell’architetto Franco Albini, con particolare attenzione al contesto di formazione, alla scuola di pensiero ed al metodo allestitivo, con una chiave di lettura mirata sulla concezione albiniana del dettaglio. Il dettaglio costituisce il tema su cui verte la ricerca e l’elemento piu’ ‘fisico’ nell’allestimento. Una selezione delle opere più significative delle tre scale di progetto trattate da Albini ovvero 'allestimento, architettura e design', compone un archivio di immagini che da una parte descrive la ricerca visiva, dall’altra diventa oggetto dell’allestimento. La terza parte è la traduzione della fase progettuale; l’allestimento della mostra. L’obiettivo dell’allestimento è esprimere il concetto del ‘dettaglio’ per Albini, mettendo in luce il suo personale modo di affrontare l’approccio progettuale, di esaminare i problemi, di trovare soluzioni. Esplicitare i ‘vizi’ e le ‘virtù’ del metodo albiniano nella progettazione delle mostre, facendo dei ‘vizi’ le modalità con cui vengono espressi i contenuti in mostra (ritmo, precisione artigiana, tensione, sospensione, vibrazione, serialità, modularità) e delle 'virtù’  i risultati eccellenti di precisione, rigore, chiarezza, correttezza. Aggettivi che definiscono in sintesi ciò che emerge dagli allestimenti di Albini, osservando una fotografia o un suo schizzo, parole che spesso convivono nello stesso progetto trasmettendo da una parte l’approccio dell’architetto verso il progetto, dall’altra le sensazioni che i suoi allestimenti riuscivano ad esprimere. Il risultato è una mostra fatta di particolari, sia concettuali che fisici. La narrazione dei progetti avviene attraverso l’estrapolazione di elementi di dettaglio che in tre forme diverse (riproduzione artigianale del pezzo, animazione 3D dello spazio, riproduzione di un modello fisico della struttura) fungono da filo conduttore del percorso. La visione generale e totale dell’allestimento è stratificata per filtri di approfondimento sovrapposti, in un percorso in cui l’attenzione si sposta dal generale sempre più verso il particolare, sino ad avere la possibilità di analizzare sempre più da vicino i singoli elementi e grazie ad applicazioni tecnologiche, fruire di servizi che cercano di colmare la distanza tra utente e oggetto dell’allestimento.

'Il Dettaglio tra vizio e virtù. Gli allestimenti di Franco Albini'
L’ obiettivo dello studio è stato quello di progettare l’allestimento della mostra: ‘Il dettaglio tra vizio e virtù: gli allestimenti di Franco Albini’. La tesi si compone di tre parti principali sviluppate in modo parallelo; la prima parte tratta il contesto di parte... Continua a leggere